Il premier italiano Mario Draghi ha parlato dell’operato del Governo sul fronte del Pnrr, definendolo molto positivo.
La conferenza stampa di Mario Draghi, premier italiano, tenutasi ieri alle 16:30 è stata piena di temi interessanti, legati allo sviluppo e al futuro del Paese. Tra questi temi, il contrasto all’inflazione, la discussione sui contratti collettivi e sul salario minimo, ma anche l’operato governativo per quanto riguarda il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Oggi, Draghi ha commentato l’avanzamento del Pnrr, dicendosi soddisfatto degli obiettivi raggiunti finora.
Le parole del premier
“La nostra collocazione internazionale nel cuore dell’Ue, della Nato, del G7 è solida e senza tentennamenti. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi del Pnrr e sono certo che continueremo così“. Queste le parole del premier Mario Draghi durante la cena della Stampa Estera, tenutasi ieri a Villa Aurelia. Le Riforme realizzate finora dal Governo “hanno bisogno di leggi delega, ma bisogna anche scrivere i decreti delegati” per chiuderle “e in questo il Governo ha l’iniziativa in mano. È il Governo che dovrà farli da qui a dicembre, su questo non ci sono scuse, né tempi morti”. Così ha concluso il suo intervento il premier.
Ieri, in conferenza stampa, Draghi aveva anche parlato dell’economia italiana e delle previsioni di crescita per il prossimo trimestre, nonché delle sfide da affrontare nell’immediato. “L’economia italiana continua a crescere, ma le previsioni sono piene di rischi, tra cui l’aumento del costo della vita. Complessivamente, la nostra economia, al momento, sta andando meglio delle attese, ma sarei esitante a estrapolare questo nei prossimi trimestri. L’inflazione – ha dichiarato Draghi – erode il potere di acquisto delle famiglie, soprattutto di quelle deboli, e aumenta i costi di produzione delle imprese. Dobbiamo intervenire per sostenere l’occupazione e affrontare le disuguaglianze, dobbiamo difendere pensioni e salari. Da lì nasce l’idea di questo incontro di stamattina. Per far questo, occorre un coinvolgimento pieno del Governo con le parti sociali”.